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Punisher-il punitore

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Scusate se ancora una volta è passato molto tempo dall’ultimo post, ma mi trovo in un periodo tremendo per quanto riguarda lo studio. Spero, oltre ai post, di poter inviare qualche disegno presto.

 

 Oggi volevo parlare di un fumetto della Marvel, il Punitore. Normalmente devo dire che non amo molto il genere supereroistico, e, sebbene abbia letto per un certo periodo i Fantastici 4, Hulk e Spider-man, non sono molto attratto da quell’universo. La cosa che mi ha colpito del Punitore infatti è stata la differenza rispetto a tutti gli altri protagonisti di questi fumetti. Frank Castle, un reduce del Vietnam, durante un pic nic con la moglie e i figli a Central Park, assiste per errore all’esecuzione di un malavitoso da parte di una banda rivale. Per eliminare i testimoni, i gangsters aprono il fuoco contro la famiglia, uccidendo tutti tranne Frank. Visto che la giustizia non è riuscita a punire i colpevoli (scarcerati per via del controllo della mafia sulla città), Frank decide di impersonare giudice, giuria e boia e elimina i mafiosi. Da quel momento in poi, la “punizione” dei criminali diventa la sua unica ragione di vita, e le avventure del Punitore seguono appunto la crociata contro il crimine intrapersa da Castle, affrontando ogni tipo di crimine, dal tipico crimine domestico-urbano (spesso presente nelle storie anni 80, 90) fino al crimine organizzato, la corruzione nelle agenzie governative, i moti terroristici.

 

 Nel 2000 c’è stato un rilancio del personaggio con Garth Ennis, sceneggiatore irlandese, che ha dato alle storie del Punisher un taglio ironico, spesso ridicolizzando altri supereroi o facendo affrontare a Castle nemici improbabili.

 

 Nel 2004, Ennis inaugura un nuovo ciclo di storie a carattere molto più serio e violento, che portano il suo personaggio spesso fuori dai confini degli USA, e facendogli affrontare numerosi e terribili nemici. Sono stati fatti tre film sul Punitore: uno del 1989, con Dolph Lundgren (Ivan Drago di Rocky 4, “ti spiezzo in due”), che però lasciava perdere perdere gran parte della storia originale (tra le tante cose era assente anche il famoso teschio emblema del personaggio), tanto che in Italia uscì sotto il nome di “Il Vendicatore”.

punisher

Nel 2003 è uscito il secondo film, con Thomas Jane nel ruolo di Castle, e John Travolta in quello del cattivo Howard Saint. A mio parere questo è il migliore dei tre film, la storia è abbastanza fedele, e le libertà che il regista si è preso sono comunque gradevoli (la scena del massacro della famiglia è molto efficace). L’ultimo è del 2008 “Punisher: War Zone”, con Ray Stevenson nel ruolo principale, subentrato a Jane a causa di un disaccordo con la casa produttrice. Il film vuole riproporre la serie di Ennis del 2004, e inserisce gran parte dei protagonisti della serie. Sebbene il film non mostri di nuovo le origini del personaggio, non è un sequel diretto di quello del 2003, perché cerca di raccontare un punto di vista più fedele della nascita del Punitore (si vede solo un flashback in cui il massacro avviene a Central Park), inoltre la città in cui si svolge l’azione è New York, come nel fumetto, e non Tampa, come nel precedente film. A dire il vero, mi è piaciuto l’inserimento di alcuni personaggi come Microchip, la spalla del Punitore, interpretato da Wayne Knight (Jurassic park, Space Jam), ma sostanzialmente il livello della violenza è troppo alto, o per meglio dire gratuito, e la storia è abbastanza debole.

Ultima nota: sono stati prodotti alcuni giochi sul Punisher, di cui l’ultimo è per Play Station 3, ed è uno sparatutto online, ma io volevo consigliarvi, se potete, di provare quello uscito per Playstation 2 e Xbox, molto divertente e con una buona trama.

 


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